Attualità Sarda

Delusione, rabbia e amarezza: per i pastori sardi servono risposte concrete

25 febbraio 2019
Delusione, rabbia e amarezza: per i pastori sardi servono risposte concrete

Marmilla, Barigadu, Sarcidano: mi sono recato in queste zone fondamentali per il settore lattiero-caseario sardo per incontrare e ascoltare i pastori e diversi rappresentanti di Coldiretti della Provincia di Oristano. Quello che ho visto negli occhi dei pastori è delusione, rabbia e amarezza per una situazione esplosiva che le istituzioni avrebbero dovuto affrontare per tempo, ad esempio non cedendo ai diktat europei e alle storture di una globalizzazione squilibrata.

La qualità del Made in Italy, in questo caso la qualità del latte sardo, è stata sminuita creando gli attuali, gravi problemi. Per aiutare la Sardegna a sopravvivere a questa crisi, che coinvolge il principale settore produttivo dell'isola, occorre perciò difendere i pastori con iniziative mirate e immediate. Se il prezzo del latte restasse così basso si rischierebbe la chiusura di attività e il fallimento di piccole imprese.

Serve perciò un intervento a livello europeo e, nello stesso tempo, va creato un modello diverso per la produzione e la commercializzazione del pecorino: ci si potrebbe ispirare al consorzio del parmigiano reggiano che  utilizzando il latte vaccino, che costa la metà di quello ovino, realizza un prodotto che viene venduto al doppio del prezzo. Infine bisognerà lavorare sul brand, sulla diversificazione delle produzioni e sulla filiera: ma bisogna farlo subito, senza perdere tempo.

Stefano Maullu